valstagna_les temps d'avant


xxxx-1981

Valstagna e la destra del Brenta

Franco SIGNORI

 

extrait de l’ouvrage publié par Franco Signori en 1981

 

 

I L’AMBIANTE

 

I. Valstagna

 

Per chi non la conosce, Valstagna, oltre ad essere una valle chi discende dall’Altopiano di Asiago, è anche un paese della Valbrenta, ai piedi dell’Altopiano stesso. Dista quarantasei chilometri da Vicenza, suo capoluogo di provincia, e appena tredici da Bassano del Grappa, cui si trova, oggi forse piú che in passato, saldamente unita da molteplici vincoli politici, culturali e amministrativi. (1)

 

Sorta sulla destra del Brenta, all’uscita della Val Franzela (che nel suo ultimo tratto reca encora il nome di Valstagna) se distingue fra i paesi della Valbrenta, oltre che per la singolare posizione topografica e l’inconfondible aspetto urbanistico del capoluogo, anche per la regolare disposizione delle contrade, che, succedendosi per una buena dozzina di chilometri in una lunga ininterrotta serie di abitati, occupano il breve margine vallivo tra la montagna e il fiume. (2)

 

Il territorio del Comune, per la maggior parte montuoso, confina a settentrione con Enego e Foza, a mezzogiorno con Conco e Campolongo, a levante, mediante il fiume, con Cismon del Grappa e San Nazario, e a ponente con Asiago e Gallio. Esso abbraccia 2545 ettari di suolo, non molto fertile, par la verità, e per lo piú tenuto a boschi e a pascoli. (3)

 

L’altitudine sul livello del mare varia dai 148 metri del fondovalle ai 1284 della montagna.

 

Nel Capoluogo hanno sede, oltre al municipio, una farmacia  e una condotta medica. L’istruzione della gioventú è affidata in luogo oltre che alla scuola materna, a quella elementare e alla media dell’obbligo. Per l’assistenza agli anziani, funziona una casa di riposo.

 

La popolazione, che nel 1921 raggiungeva la punta massima di 5285 abitanti, è andata via via, negli anni seguenti, specie in quelli dell’ultimo dopoguerra, assottigliandosi, sino a raggiungere attualmente (31 agosto 1980) i 1848 abitanti. (4)

 

(1) L’aggregazione di Valstagna al distretto di Bassano, come si dirà piú avanti in questa Storia, data soltanto dal 1853. Prima di allora l’intera destra del Brenta apparteneva al distretto di Asiago, e ancor prima, sotto la Repubblica Veneta, alla podesteria di Marostica.

 

(2) Le contrade principali, a partire da quelle piú a mezzogiorno si chiamamo Oliero (di Sotto e di Sopra), Roconbello, Sasso Stefani, Giara Modon, Costa e Collicello. Vedi p. 6

 

 

(3) Il patrimonio montano comprende le siguenti località: Buse del Cimo (ettari 100), Valscausse (ettari 200), Melago (ettari 100), Valchiama (ettari 100), Pozzette Solivo (ettari 65), Pusterno Pozzette (ettari 42), Pusterno Col Novanta (ettari 25), e Fratta del Bianco (ettari 50), per un totale di ettari 782.

Le malghe tradizionali con alpeggio e pascoli alberati prendono nome dalle località di residenza, e si chiamamo: Pozzette, Silvagno, Col Novanta, Col di Remi di Sopra, Col di Remi di Sotto, Lobba, Valchiama, Col di Rosso e Melago. Vedi p. 89.

 

(4) Le cause dello spopolamento, tuttora in corso, sono molteplici: ad alcune di esse se accennerà piú avanti in questa Storia, tratando soprattutto delle varie emigrazioni. Vedi p. 351 e ss. ep. 396 e ss.

 

 

APPENDICE

 

I SINDACI DI VALSTAGNA DAL ‘400 AD OGGI

 

Si tratta di una lista, non sempre completa, ma affidabile, in quanto ogni nominativo ha una sua precisa e talora consistente documentazione storica. Per molti sindaci essa appare già citata in calce al testo storico che li riguarda.

 

Normalmente la carica di sindaco durava un anno, ma por molti essa poteva prolungarsi per piú anni. C’erano poi dei periodi in cui i sindaci venivano eletti in tre (uno per contrada) o in due, e allora reggevano l’amministrazione sei mesi per ciascuno.

 

Sino al 1559 i tre o due sindaci annuali rappresentavano insieme l’intera comunità di Valstagna, Oliero e Campolongo; da quell’anno si formeranno tre corpi amministrativi separati, che resteranno tuttavia uniti sia nell’estimo come nella trattazione dei problemi amministrativi generali della comunità.

 

Sindaci di Nome: Gianese, Negrello, Perli, Pontarollo

 

Sindaci del Quattrocento

 

1485 Zuane De Gianesi,

 

Sindaci del Cinquecento

 

1551 … Sebastiano Perli, 1559 Angelo Perli, 1566 … Angelo Perli, 1569 … Bartolomeo Perli, 1570 … Bernardino Gianese, 1574 Angelo Perli, 1586 Pompeo Perli, 1588 Vitorre Gianese, 1589 Marc’Antonio Perli, 1590-1599, Pompeo Perli,

 

Sindaci del Seicento

 

1600-1601 Pompeo Perli, 1603-1607 Pompeo Perli, 1608 … Bernardino Gianese, 1612 Pompeo Perli, 1616-1617… Ruggero Perli, 1618-1619 … Ruggero Perli, 1625 … Sebastiano Perli, 1628 … Zuane Perli, 1636 … Francesco Perli, 1639 … Pietro Perli, 1643 … Pietro Perli, 1651 Nicollo Pontarollo, Francesco Perli, 1653 … Virginio Perli, 1665 … Virginio Perli, 1679 … Pellegrino Perli, 1682 … Pellegrino Perli, … Antonio Negrello, 1687 Battista Negrello, Marco Perli, 1688 Marco Perli,

 

 

Sindaci del Settecento

 

1705  Gio Battista Gianese, 1712 Nicolo Negrello, 1720 Francesco Gianese, 1721 Nicolo Negrello, 1748 Valentino Negrello, 1755 Valentino Negrello, 1784 Domenico Gianese, 1788 Francesco Negrello, 1797-1798 Giovanni Maria Negrello,

 

Sindaci dell’Ottocento

 

1802 Francesco Gianese, 1808 …  Per gli anni seguenti manca la serie dei Podestà e Sindaci sino al 1871, 1873 Nicolo Negrello,

 

Sindaci del Novecento

 

1923 Antonio Negrello,

 

e, oggi

  

2004 Aldo Negrello, 2014 Carlo Perli 


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